C'è Amos Cardia

Si dice che chi ha inventato il ciclismo di “lunga gittata” in mountain bike sia Amos Cardia, almeno in Sardegna. A parte questo Amos Cardia, insieme a Giorgio Spiga, ha dato vita alla MyLand, un vero e proprio bike festival che ha luogo sulle incantate colline della Marmilla e per questo in tantissimi gli sono riconoscenti.

Non è facile raccontare di Amos, ma penso che una buona sintesi sia dire che ama la bici e la Sardegna e che lui, attraverso questo binomio fortissimo, ha permesso a molti amici d'iniziare una lunga e approfondita introspezione che è inevitabile quando si sta in sella anche per giorni in paesaggi meravigliosi ed estranianti. Cercheremo di capire qualcosa in più di lui e di “valicare” la sua naturale riservatezza in quest'incontro.
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Amos, hai aspettato maggio per iscriverti al GTrack … come stai?
Dunque ... Tour di Pasqua di trekking, Sardinia Divide edizione A e una settimana dopo Sardinia Divide edizione B, infine MyLand MTB NON STOP … prima dovevo mandare in porto tutti questi impegni della primavera 2018, in effetti non sapevo se ne sarei uscito vivo e, infatti, ho trascorso i cinque giorni successivi alla conclusione di MyLand a letto con la febbre ... anche se purtroppo non è salita tanto, non è andata oltre i 38; mi sarebbe piaciuto stare qualche giorno anche a 39, così da purificare l’organismo ancora più a fondo.

Interessanti teorie queste sulla temperatura, ma la febbre non brucia i muscoli?
Ma quali muscoli? Non c’era niente da bruciare. Occupato nell’organizzazione, sempre tra pc e telefono, in questi primi mesi del 2018 ho pedalato pochissimi chilometri, giusto i sopralluoghi per verificare i punti più critici dei miei tracciati … Il muscolo me lo farò adesso per quanto potrò.

... ah, quindi niente allarmi per una febbricola?

niente ... se il corpo ha bisogno di mettersi a bollire dall’interno, entro i 39 virgola 5 - che ho provato spesso - io lascio fare. Non sono un medico, ma per me una febbre vigorosa è parte di un processo necessario, è un sintomo di vitalità dell’organismo che si dà una bollitura interna per bruciare le tossine e iniziare pulito una nuova fase della vita. Poi ognuno fa di sé ciò che gli pare.


Con te le farmacie fanno pochi affari …
Ma no, ci compro le creme di protezione solare massima in quantità industriale, mi servono per fare i trail a giugno in Gallura col sole che picchia e il granito grigio chiaro che brilla e riflette i raggi in tutte le direzioni e sembra che il sole ti arrivi da tutti i lati contemporaneamente, anche da terra. Ogni riferimento a un’esperienza dell’anno scorso è puramente voluto.

Da queste parole sembra che riaffiorino certe ruvidezze della passata edizione del GTrack, però ti sei riscritto…
Certo, perché mi avete promesso che quest’anno, anziché fare dei fittissimi ricami di percorso sempre attorno al Limbara, ci manderete a casinu, magari fino a qualche spiaggia lontana. Andare, lontano, e tornare, da lontano. Roba che prendi una carta stradale e ti deve sembrare lontano anche in macchina. Così chi va piano va lontano ... a parte quelli forti che vanno lontano anche veloci.

Condividerai il percorso con qualche compagno?
Chi lo sa. Se capita e ci si scopre affini ben venga, ma non faccio programmi. Faccio un lavoro a contatto con altre persone e anche quando sono fisicamente solo è comunque un lavoro di relazioni interpersonali, quindi per me la vacanza è la solitudine. Fare quello che si vuole senza doverlo dire a nessuno, a parte il numero di telefono dell’organizzatore cui mandare un sms in caso di ritiro, ma bisogna mettersi nelle condizioni di non doverlo scrivere, come se quel numero neanche ce l’avessimo. A meno che non ci si stia divertendo più, ma di solito ci si diverte.

Ti diverti a organizzarli e a partecipare a quelli organizzati da altri, in quali altri modi può essere divertente un trail?
È divertente seguirli sul posto, migrando da check point all’altro e assistendo a tutto in diretta e dal vivo, comunque badando bene a non intralciare il lavoro dell’organizzazione. È divertente anche raccontarli, raccontare la propria partecipazione e le proprie esperienze, meglio se si tratta di esperienze difficoltose.

E' nato così "Avventurieri", tuo recentissimo libro?

Così è nato "Avventurieri", mi sono divertito a raccontare i trail in cui ho sofferto di più, quelli in cui è andato tutto liscio non li ho neanche inseriti, li ho proprio rimossi. È uscito a Natale 2017 e si trova in numerosi punti vendita della Sardegna  oppure online. In ogni caso sul sito www.avventurieri.com ci sono tutti i dati per capire meglio di cosa si tratta.

Allora arrivederci, magari all'ombra di qualche sughera nella calura estiva in qualche break dall'avvincente GTrack a raccontarci aneddoti di una vita passata in bici
Ciao Fork, a presto, un saluto all'organizzazione e a tutti i gtrackers!

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